Logistica ecommerce: il dilemma del reso gratuito

Il mondo dell’ecommerce è costantemente in evoluzione e negli ultimi anni si è raggiunto un incremento esponenziale delle vendite effettuate online, un mercato da sfruttare quindi, che offre quotidianamente moltissimi spunti e possibilità di profitto e di rendita.

Logicamente, come tutti i settori del commercio, anche nell’ecommerce è necessaria una continua attenzione verso il cliente e un attento esame delle problematiche che si possono riscontrare.

Una di queste per esempio riguarda la logistica ed in particolare la gestione del reso gratuito, vero e proprio dilemma per chi possiede un sito di ecommerce: se da un lato difatti è una modalità per fidelizzare il cliente ed un valido mezzo pubblicitario e strumento di marketing, dall’altro lato implica delle oggettive difficoltà di gestione, che spesso richiedono tempo ed impegno.

E’ quindi importante valutare attentamente i pro e i contro dell’adottare la politica del reso gratuito, rapportandoli alla propria attività e al genere di prodotti trattati, una volta constatato che il reso gratuito è una politica vantaggiosa per il proprio business allora, avvalendosi di ditte esperte di logistica per ecommerce, si potrà dare una svolta alla propria attività; per esempio GLO, il Gruppo Logistico Out-log opera da anni nel settore della logistica e offre soluzioni a 360 gradi, che vanno dal facchinaggio alla spedizione e al trasporto, al servizio di chi necessita di un partner in ambito logistico.

Il reso gratuito da parte del cliente

Generalmente il cliente vede di buon occhio il servizio di reso gratuito; recenti sondaggi hanno appurato che l’utente finale, di fronte alla possibilità di rendere il prodotto comprato senza ulteriore esborso, si sente propenso ad effettuare ulteriori acquisti presso quel venditore.

Un sito ecommerce che offre questo servizio viene indicizzato come più sicuro e di qualità maggiore; insomma un sito di cui fidarsi.

Il successo del reso gratuito sui clienti è visibile anche dai grafici di andamento delle vendite delle aziende di ecommerce che lo praticano, con aumenti fino al 450% in due anni!

Offrire il reso gratuito è quindi un modo per fidelizzare il cliente (insieme ad altri benefici come per esempio la spedizione e la consegna gratuite) ed è anche una valida mossa pubblicitaria e di marketing, e per questi motivi è sempre più utilizzata nel mondo delle vendite on line.

Di contro a questo grande successo bisogna però notare che ormai molti clienti vedono il reso gratuito come un vero e proprio diritto e quindi un dovere da parte dei venditori, cosa assolutamente non vera.

Inoltre in molte occasioni, come per esempio le vendite durante i saldi o le giornate speciali come il black friday, si sono registrati numerosi acquisti compulsivi mirati ad ordinare il più possibile, con la prerogativa di rispedire indietro la merce non gradita, sfruttando il servizio di reso gratuito.

Il reso gratuito come strumento di marketing ha portato a fatto si che la percentuale di merce resa nei siti di ecommerce aumentasse del 40%, contro il 10% che si riscontra nei negozi fisici ed è evidente che l’impatto del reso gratuito è molto alto e che è necessario sfruttarlo nel migliore dei modi per ottenere dei benefici economici evidenti.

Come gestisce il venditore il reso gratuito?

Come abbiamo notato, il reso gratuito è una vera e propria perdita per il venditore, e in alcuni casi può diventare anche molto importante a livello quantitativo. I conti però a fine giornata devono quadrare, ed è quindi importante fare in modo di rientrare nelle spese, pur mantenendo questo valido veicolo pubblicitario.

Il primo sistema è quello di alzare i prezzi dei prodotti: sulla base del numero dei resi si può stimare la perdita effettiva; dividendola per le vendite medie giornaliere possiamo trovare il ricavo da aggiungere sui singoli prezzi. Con questo stratagemma, in un giorno medio potremmo rientrare nelle spese, si parla logicamente di conti fatti in linea di massima ma che in ogni caso riescono a dare un’idea della spesa.

Per quanto riguarda l’aumento del prezzo della merce bisogna però notare che la concorrenza è molto alta in tutti i settori e che quindi l’aumento anche solo di pochi euro (o anche centesimi!) può causare la perdita della vendita: ultimamente quindi molte aziende di ecommerce stanno affrontando il problema alla radice, cercando di convogliare le scelte dei clienti in modo da limitare i possibili resi successivi.

Utilizzando delle chat automatiche con operatori o con dei programmi specifici e bot (software che analizzano le domande e rispondono automaticamente sulla base del loro algoritmo interno), si riesce a convogliare l’acquirente con precisione sul prodotto che effettivamente desidera comprare. Questo sistema è molto sfruttato nell’ambito del commercio e della vendita di capi di vestiario, dove l’utilizzo del reso è molto frequente. Scegliendo con accuratezza la taglia e valutando bene il colore si riesce a ridurre del 50% le quantità di reso, con notevole diminuzione delle perdite.

Concludendo un corretto utilizzo del reso gratuito permetterà una notevole fidelizzazione del cliente e sarà un canale di marketing che porterà benefici al sito di ecommerce.

E’ bene in ogni caso saper valutare attentamente e tenere monitorata con attenzione la frequenza dei resi, in modo da poter agire di conseguenza andando a limitare il più possibile le perdite.